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PREOCCUPANTE LA CRISI PER L’EDILIZIA DI ASCOLI E FERMO

Subito il piano casa regionale per rilanciare il settore. Martedì il Consiglio Regionale dovrebbe approvarlo per inviarlo ai comuni

Confartigianato Imprese di Ascoli Piceno e Fermo sottolinea i numeri della crisi che sono preoccupanti in vari ambiti: calo degli investimenti in costruzioni, caduta dei livelli occupazionali, chiusura e fallimenti delle imprese, calo dei bandi di gara per lavori pubblici, caduta delle compravendite immobiliari. “Tutto questo – riferisce il presidente della categoria Edilizia, Francesco Silvi –  nonostante le denunce di un anno fa e del primo dicembre scorso fatte a Roma in occasione degli ‘Stati Generali delle Costruzioni’ al quale hanno partecipato gli imprenditori di tutte le associazioni del settore. Il peggio purtroppo non solo non è passato ma sta ancora arrivando. I numeri nazionali sono pesantissimi, ma quelli regionali, per il 2009 e per i primi nove mesi del 2010, sono ancora peggiori e parlano chiaro: oltre 2600 posti di lavoro persi e 35-40% ore lavorate in meno e oltre 70 imprese fallite. Lo scorso anno il saldo fra imprese aperte e chiuse ha fatto registrare una flessione del 43% (1.391 imprese nate, 1.821 dismesse) e al 30 settembre del 2010 siamo già a meno 400 aziende”.

“Manca – sottolinea Guido Tarli, segretario della Confartigianato Ascoli e Fermo – un Piano casa che funzioni; il Patto di stabilità interno non è stato modificato, e non c’è un piano di opere pubbliche piccole e medie. Nelle province di Ascoli e Fermo la crisi rispecchia i dati regionali se non sono ancora peggiorativi. Tante potrebbero essere le soluzioni da tentare, ma ad oggi non abbiamo visto alcun passo verso di noi, sia a livello nazionale che locale. Esistono priorità per uscire dalla crisi: modificare il Patto di Stabilità, garantire i pagamenti dovuti alle imprese, sbloccare le risorse per le infrastrutture, attuare il Piano Casa, garantire la regolarità del mercato del lavoro, utilizzare la leva fiscale e snellire le procedure. Senza questi accorgimenti morirà un settore che nelle Marche è prioritario”.

Confartigianato imprese concorda con quei sindaci che chiedono al Governo di rivedere il Patto di Stabilità interno, così da dare la possibilità ai comuni virtuosi di attuare opere pubbliche. Secondo Silvi, che di recente ha partecipato ai due convegni per la presentazione del rinnovato Piano Casa “La politica si sta movendo in maniera lenta e le misure prese in ritardo non fanno vedere i loro effetti. L’amministrazione regionale deve approvare oggi martedì il nuovo Piano Casa che è all’odg del Consiglio regionale, per snellirlo e renderlo più veloce”.

Anche i comuni secondo Confartigianato debbono sentirsi impegnati nel semplificare le procedure ed alleggerire gli oneri per accedere alle agevolazioni previste dal piano casa regionale. Insomma per rilanciare il settore serve una sinergia regione e comuni per facilitare e non ostacolare l’accesso alla nuova normativa. Inoltre è altrettanto importante per Confartigianato che le pubbliche amministrazioni attivino quanto prima i lavori pubblici, con appalti o trattative a portate di piccola impresa marchigiana, ciò per far lavorare gli imprenditori locali che sono possessori di grandi competenze.

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Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo