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CONVERSIONE IN LEGGE DEL D.L. 30 APRILE 2019, MISURE URGENTI DI CRESCITA ECONOMICA. GLI EMENDAMENTI DI R.ETE. IMPRESE ITALIA

In sede di conversione in legge del provvedimento Confartigianato, nell’ambito di R.ETE. Imprese per l’Italia, ha promosso un pacchetto di emendamenti a contenuto fiscale volto ad introdurre ulteriori misure in grado di incidere positivamente sulla crescita

Il decreto legge n. 34/2019 introduce, sotto il profilo della politica economica, misure necessarie, da un lato, a stimolare gli investimenti e, dall’altro, a rimuovere o fluidificare il contesto entro il quale si muovono le imprese per il loro rilancio competitivo sui mercati nazionali e internazionali.

Confartigianato, nell’ambito di R.ETE. Imprese Italia, valuta, positivamente la riattivazione di alcune politiche adottate in precedenza e che hanno dimostrato di ben funzionare, restituendo risultati significativi al sostegno agli investimenti in beni strumentali anche attraverso il recupero delle misure di maggiorazione dell’ammortamento per gli stessi.

La Confederazione sollecita, però, l’introduzione, in sede di conversione del decreto legge, di ulteriori misure fiscali in grado di incidere positivamente sulla crescita. In particolare, ritiene necessario intervenire con obiettivi precisi di semplificazione o esonero anche totale dagli adempimenti nell’ambito di una nuova strategia di controllo che punti ad utilizzare al meglio la tecnologia.

In merito alle singole misure, Confartigianato propone:

  • con riguardo alla disciplina del superammortamento, di ricomprendere nell’agevolazione anche i veicoli ora esclusi;
  • di rendere totalmente deducibile l’IMU corrisposta sugli immobili strumentali a decorrere dal periodo di imposta 2023;
  • di modificare le attuali modalità di determinazione del reddito per i soggetti forfetari secondo le regole previste per i soggetti in contabilità semplificata;
  • di eliminare la previsione normativa circa la possibilità di trasformare le detrazioni fiscali per riqualificazione energetica ed antisismica in contributi, sotto forma di sconto sul corrispettivo, poiché potrebbe determinare forti discriminazioni nei confronti di imprese edili di minori dimensioni;
  • di innalzare la soglia del volume di affari, da 400.000 euro ad un milione di euro, ai fini dell’obbligo della memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi dal 1° luglio 2019 o, in alternativa, l’abrogazione dell’avvio anticipato al 1° luglio 2019, posticipando per tutti l’avvio al 1° gennaio 2020;
  • di esonerare dall’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi i soggetti che applicano il regime forfetario;
  • di prevedere l’inapplicabilità delle sanzioni, nei primi sei mesi di obbligatorietà della memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi;
  • di abrogare la norme che attengono alla disciplina dello split payment;
  • di abrogare le norme relative al reverse charge nell’edilizia;
  • di incrementare il limite per l’obbligo di apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti IVA da 5.000 euro a 50.000 euro;
  • di ridurre, dall’8 al 4%, la ritenuta sui bonifici relativi a spese per le quali sono riconosciute detrazioni fiscali;
  • di abolire la comunicazione dei dati relativi alle liquidazioni periodiche IVA;
  • di prorogare il versamento degli importi dovuti in caso di indicazione in dichiarazione di ulteriori componenti positivi per migliorare il proprio profilo di affidabilità e accedere al regime premiale in conseguenza dell’applicazione degli ISA.

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