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Preoccupante la crisi per l’edilizia del Fermano NECESSARIO MODIFICARE IMMEDIATAMENTE IL PIANO CASA

Seminario tecnico con l’arch. Novelli Venerdì a Villa Vitali di Fermo

Luca Torresi presidente di Confartigianato Imprese Fermo sottolinea come i numeri della crisi siano preoccupanti in vari ambiti: “calo degli investimenti in costruzioni, caduta dei livelli occupazionali, chiusura e fallimenti delle imprese, calo dei bandi di gara per lavori pubblici, caduta delle compravendite immobiliari. Tutto questo nonostante dall’autunno scorso sia stato approvato il piano casa, una normativa che poteva e doveva rilanciare il settore delle costruzioni e migliorare gli ambienti in cui viviamo e lavoriamo”.

Le limitazioni contenute nella sopracitata misura, hanno di fatto smorzato sul nascere le possibilità di intervento ad ampio raggio; per questo la Confartigianato Fermo rivendica l’immediata approvazione delle modifiche della normativa, almeno in quelle parti che potrebbero permettere procedure semplificate e veri interventi di manutenzione ed ampliamenti degli immobili.

Confartigianato anche nei giorni scorsi è intervenuta presso la Regione sollecitando l’approvazione del nuovo provvedimento che è all’esame della commissione regionale ed un summit è previsto per venerdì 19 novembre p.v. alle ore 18.00, nella sala convegni di Villa Vitali di Fermo, al quale interverrà il dirigente del settore Urbanistica della Regione Marche, l’arch. Rodolfo Novelli.

Un provvedimento, sostiene Confartigianato, che dovrebbe essere concreto, chiaro ed approvato con tempestività per dare opportunità alle imprese e risposte serie alle esigenze dei cittadini e degli imprenditori.

Il peggio della crisi purtroppo non è passato. I numeri nazionali e regionali del 2009 parlano chiaro: oltre 2600 posti di lavoro persi e 35-40% ore lavorate in meno e oltre 70 imprese fallite. Lo scorso anno il saldo fra imprese aperte e chiuse ha fatto registrare una forte flessione (1.391 imprese nate, 1.821 dismesse) e nei primi nove mesi del 2010 le cose non vanno meglio. “Manca un Piano Casa che funzioni – sottolinea Luca Torresi presidente Confartigianato Fermo – il Patto di stabilità interno non e’ stato modificato e ciò determina il blocco delle opere pubbliche sia piccole che medie”.

Nelle province di Ascoli e Fermo i numeri della crisi rispecchiano i dati regionali ed in alcuni casi sono addirittura peggiorativi. Esistono priorità per uscire dalla crisi: modificare il Patto di Stabilità, garantire i pagamenti dovuti alle imprese, sbloccare le risorse per le infrastrutture, attuare il Piano Casa, garantire la regolarità del mercato del lavoro, utilizzare la leva fiscale e snellire le procedure. Senza questi accorgimenti morirà un settore che nelle Marche è prioritario. Confartigianato Imprese concorda con quei sindaci che chiedono al Governo di rivedere il Patto di Stabilità interna, così da dare la possibilità ai comuni virtuosi di attuare opere pubbliche. Per sostenere l’edilizia Confartigianato ha indetto unitariamente alle altre Associazioni gli stati generali dell’edilizia; una grande manifestazione, prevista per il 1° dicembre p.v. che vede insieme imprenditori e lavoratori battersi per rilanciare il sistema casa, uno strumento che da sempre sostiene l’intera economia.

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